Relazione del Presidente della Giuria
Cari ragazzi autorità signore e signori da 19 anni i Primi Brunacci vivono lontani dai riflettori dei grandi mezzi di comunicazione, dalle TV e dai circuiti mediatici. Da 19 anni la Giuria svolge il proprio lavoro, valutando libri, tesi di laurea, ricerche condotte nella scuola dell’obbligo con impegno.
Come un rito festoso ci si ritrova ogni anno in autunno per rendere omaggio attraverso i premi, a chi si è distinto negli studi sulla storia e nella natura veneta.
Stampa e televisione ormai sollecite sul reclamizzare altre iniziative e manifestazioni a basso contenuto culturale sono per noi avare di attenzione. E tuttavia qui a Monselice l’appuntamento autunnale (il nostro appuntamento) è atteso e accolto con simpatia e partecipazione; il mondo della scuola risponde e c’è fermento attorno ai ai Brunacci che sempre più interessano gli studiosi, le università, i tanti ricercatori e gruppi di ricercatori impegnati nell’indagine storica, nella valorizzazione della storia locale, nel recupero e nella salvaguardia dell’ambiente e dei beni culturali. Anche l’edizione 2002 ne è una conferma.
Sono pervenuti 19 lavori della scuola dell’obbligo (Anguillara, Este, Megliadino S. Fidenzio, Monselice, Pozzonovo, Solesino, tribano) 8 tesi di laurea discusse nelle Università di Padova e di Bologna presso le Facoltà di Lettere, Scienze della formazione, Scienze Politiche, Economia); 1 lavoro ad esse assimilabile; 19 libri su varie epoche e aspetti diversi della storia veneta.
Circa i lavori presentati nella sezione riservata alla Scuola dell’obbligo la Giuria rinnova il proprio apprezzamento per la valorizzazione da parte degli insegnanti della storia locale intera come via per la formazione civile e culturale dei giovani. Anche quest’anno si conferma la qualità spesso eccellente dei testi e la raffinatezza grafica di molti elaborati. Ne consegua una menzione di lode per il lavoro svolto, ma anche una viva raccomandazione ai docenti a intervenire il meno possibile sulla stesura dei testi, a dare il massimo spazio alla spontaneità dai ragazzi, ad evitare l’eccesso nell’uso di strumenti offerti dalla moderna tecnologia informatica che talora appesantisce e riduce a pura ulteriore la ricerca.
Pur in una fase di difficile transizione l’Università sa ancora promuovere la ricerca stessa e guidare giovani valenti. Lo dimostrano anche le tesi di laurea presentate per quanto l’originalità e la qualità complessiva di alcuni lavori ha indotto la Giuria ad assegnare 3 premi ex equo invece dei 2 previsti.
Un segnale importante dello sforzo del mondo accademico di interpretare con più dedizione la via della alta divulgazione, della trasmissione del sapere anche per i non addetti ai lavori è rappresentato dal volume collettivo curato da Pietro Del Negro sulla sotia dell’Università di Padova che ha ottenuto il Premio riguardante il padovano, rispondendo in maniera deltutto congrua alla richiesta di serietà e di metodo e di apertura ad un vasto pubblico di lettori prevista dal bando.
Accanto all’opera premiata la Giuria ha ritenuto quest’anno di segnalare anche il volume Palazzo Pretorio, a cura di Giuliana Ericali, Cittadella, Biblios 2002, e il libro Palazzo Gradenigo, Villa Veneta in Piove di Sacco a cura di Mario Miotto, edito dall’associazione amici del Gradenigo di Piove di Sacco 2001, riconoscendo in essi validità di contenuti ed encomiabili finalità di valorizzazione a difesa di monumenti e patrimoni d’arte.
Il premio relativo ad un libro di storia Veneta è stato assegnato all’opera di Filiberto Agostini su Istituzioni ecclesiastiche e potere politico in area veneta (1754-1866) Venezia, Marsilio 2002, che oltre a in alto grado i requisiti di novità e larghezza di risultati scientifici previsti dal bando, onora una scuola storiografica (quella dei Gabriela De Raia e Angelo Trambarin) cui molto deve la storiografia veneta degli ultimi decenni.
Quest’anno c’è una novità rispetto alle precedenti edizioni: ai tradizionali premi si aggiunge il premio Sigillo Monsilicis – La Giuria dei Brunacci ha sempre mirato a riconoscere e premiare i meriti di chi lungo molti anni (vite intere) si è dedicato agli studi sulla storia e sulla cultura veneta con risultati di sicuro valore e prestigio. La Giuria ha anche cercato sempre di incoraggiare giovani promesse. E’ questo il senso del premio conferito a Giancarlo Marinelli già distintosi ad alto livello per la sua attività letteraria e culturale riguardo il Veneto. Il Premio è anche un sincero augurio per lui.
Queste sono le decisioni prese nelle riunioni della Giuria, vivaci e ricche di appassionate dispute del 5 e 25 settembre 2002.
Non posso concludere questa relazione senza aver ringraziato la Regione Veneto, l’Amministrazione di Monselice, l’Assessore Ghidotti sempre attento e disponibile nei nostri confronti, gli sponsor (Amici dei Musei, Pasticceria Lazzarin) che hanno sostenuto validamente anche questa 19 edizione dei Premi Brunacci.
Il Presidente Antonio Rigon
Premio libro veneto
Filiberto AGOSTINI
Istituzioni ecclesiastiche e potere politico in area veneta (1754-1866).
Marsilio 2002.
Opere segnalate per la sezione libro veneto
Mario MIOTTO
Palazzo Gradenigo, Villa Veneta in Piove di Sacco.
Associazione amici del Gradenigo di Piove di Sacco 2001.
Premio libro padovano
Pietro DEL NEGRO (a cura di)
L’Università di Padova.
Signum 2002.
Premio “SIGILLUM MONSILICIS” destinato a uno studioso della storia e della cultura veneta
Allo scrittore Giancarlo MARINELLI
Premio tesi di laurea – vincitori ex aequo
Benedetto FASSANELLI
Zingari di fronte alla giustizia veneta. Da un processo celebrato a Montagnana nel 1583.
Università di Padova, Facoltà di Scienze Politiche, a.a. 2000-2002, relatore prof.ssa L. Billanovich.
Francesco TOGNANA
L’incastellamento nei colli Euganei: dati e problemi.
Università di Padova, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2001-2002, relatore prof. S. Bortolami.
Francesco BOTTARO
Pesca di valle e commercio ittico tra Padova e Monselice nel Quattrocento.
Università di Padova, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2000-2001, relatore prof. A. Rigon.