Donne nella letteratura antica e moderna

A partire dal febbraio 1909, prima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo, si iniziò ad avvertire la fondamentale necessità di ricordare e commemorare le conquiste sociali, politiche ed economiche che le donne sono riuscite ad ottenere nel corso della Storia: è da qui che nasce la Giornata internazionale della donna, celebrata l’8 marzo di ogni anno.

Molte sono state le donne che con determinazione e coraggio, spesso sfidando società loro avverse, sono riuscite ad imprimere sostanziali svolte in ogni campo, come nella scienza, nella medicina, nell’arte e nella letteratura.

La Biblioteca di Monselice, con l’obiettivo di celebrare tale Giornata, intende ricordare alcune delle autrici più note che, con le loro opere, hanno segnato la storia della letteratura antica e moderna.
Si pensi a Saffo, poetessa greca vissuta tra VII e VI secolo a.C, che con le sue liriche riuscì a influenzare ed ispirare intere generazioni di poeti e scrittori; alla veneziana Christine de Pizan che nei primi anni del Quattrocento divenne la prima poetessa e scrittrice di professione riconosciuta in Europa.
Fu poi l’Ottocento che vide l’incontestabile affermazione della figura femminile nel panorama letterario: ricordiamo in primis Jane Austen, le sorelle Brontë e Virginia Woolf che riuscirono a trattare e raccontare con realismo e libertà la società borghese e, soprattutto, la condizione delle donne dell’epoca, rendendo imperituri i loro desideri, affetti, amori, paure e aspirazioni.
A vivere nel Novecento e restare inevitabilmente segnate dagli orrori della guerra furono soprattutto Alda Merini, Elsa Morante e Natalia Ginzburg. Celebri e apprezzate scrittrici, le loro opere non sono solo il frutto di vicende personali ma anche il riflesso del complesso periodo storico tra progressi e contraddizioni, periodi di pace e forti tensioni politiche.
Molte sono le onorificenze loro riconosciute tra cui il Premio Strega assegnato alla Morante, prima donna insignita di tale premio grazie a L’isola di Arturo e alla Ginzburg per Lessico famigliare.
Infine, non possiamo non citare le scrittrici che negli ultimi anni sono riuscite ad imporsi e ad ottenere grandi successi: Margaret Mazzantini, vincitrice del Premio Campiello 2009 con Venuto al mondo; Elena Ferrante, autrice misteriosa che con tale pseudonimo ha firmato famosissimi romanzi come L’amica geniale; Sveva Casati Modignani, di cui ricordiamo la sua ultima opera pubblicata nel 2021, L’amore fa miracoli.

Donne dalla straordinaria forza, sensibilità e genialità, donne finalmente protagoniste delle loro esistenze, della storia e della letteratura: è col loro esempio che è giusto celebrare l’8 marzo, affinché i modelli di coraggio ed emancipazione del passato e del presente possano ispirare, sensibilizzare e far riflettere le generazioni future.

Scritto: Benedetta          Curatrice: Gennj