Relazione del Presidente della Giuria
Monselice 12-1-1991
Cari ragazzi, autorità, signore e signori,
l’anno 1990 è stato di fondamentale importanza per i Premi Brunacci. Il cambio dell’Amministrazione comunale di Monselice e del titolare dell’Assessorato all’Istruzione e alla cultura poteva legittimamente far temere il disimpegno di chi finora ha patrocinato e in gran parte sostenuto l’iniziativa. Così non è stato. Anche la nuova Amministrazione ha riconosciuto il valore pedagogico e culturale dei Brunacci che in sette edizioni senza clamori propagandistici hanno coinvolto in un’appassionata opera di ricerca storica decine e decine di studenti dalle elementari all’Università, un gran numero di insegnanti, molti studiosi locali, alcuni storici di gran fama e autorevolezza.
E’ dunque mio dovere ringraziare a nome della giuria gli Amministratori monselicensi e in particolare l’assessore Scanferla per aver creduto nell’iniziativa come il suo predecessore e confermato l’appoggio che già in passato era venuto dai responsabili della cosa pubblica di Monselice. Ringrazio inoltre la Banca Antoniana di Padova e Trieste per la sponsorizzazione di uno dei premi.
Per la settima edizione sono presentate alla Giuria 25 opere così suddivise: 6/I, 2/II, 3/III, 9/IV, 5/V.
Una menzione speciale meritano poi, assieme agli studenti della classe V ITIS Kennedy Monselice e della V ITIS Euganeo di Este, i loro insegnanti Francesco Selmin e Roberto Valandro fedelissimi ai Premi Brunacci ed esemplari figure di docenti e saggisti che onorano la loro terra col loro impegno di critica e di formazione culturale dentro e fuori la scuola. Con poche eccezioni, complessivamente meno brillanti e convincenti appaiono i saggi presentati nelle altre tre sezioni relative a tesi di laurea, o lavori assimilabili; un libro seriamente divulgativo riguardante il Padovano e un libro di alto valore scientifico concernente la storia veneta.
Doverosamente escluse le opere comprendenti contributi anche limitati dei propri membri, la giuria ha conferito un’unica bozza di studio delle idee previste per tesi di laurea e, sull’assenza tra i libri pervenuti, di ricerche rispondenti ai criteri di novità di risultati scientifici previsti dal bando, ha deciso di non assegnare il premio di due milioni stabilito per la sezione E. Spiace per altro dover constatare questa scarsa e fiacca partecipazione al concorso dal momento che la produzione storiografica relativa al Veneto è ricchissima e ogni anno può vantare l’unicità di opere di ottimo livello. Evidentemente, bisognerà adottare qualche correttivo sull’organizzazione dei Premi per poter permettere una più larga partecipazione. Tra i libri pervenuti nella sezione D (volume riguardante il Padovano), la Giuria ha accolto con cordiale simpatia ed ha vivamente apprezzato la chiarezza espositiva, la ricchezza di dati e la qualità della ricerca il volume La compagnia: 75 anni di teatro nel veneto con la “Città di Este” 1914-1989, a cura di Stefano Baccini Viviana Larcati, pubblicato dalla benemerita Editrice Zielo “lavoro umile e onesto” come lo definisce sulla nota introduttiva Giuliano Scabia ma “invita a ritrovare le radici di un passato teatrale fertile”. A quest’opera all’unanimità la Giuria ha attribuito il premio di 1 milione per la sezione riguardante il Padovano.
Antonio Rigon
Premio libro Veneto: in questa edizione il premio non è stato assegnato.
Premio libro padovano
Stefano BACCINI, Viviana LARCATI (a cura di), La Compagnia. 75 anni di teatro nel Veneto con la Città di Este, 1914-1989.
Zielo 1989
Premio Tesi di Laurea
Amalia LUCIETTO
Il rapporto ragazzi-adulti : Indagine sui preadolescenti di Stanghella con riferimento ai “Diritti del fanciullo”.
Tesi per il Magistero in Scienze Religiose discussa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova, a.a. 1989-90.
Relatore prof. Pio Pampaloni.