Relazione del Presidente della Giuria

Monselice, 26 ottobre 2008

Cari ragazzi, autorità, gentili signori e signore, i Premi Brunacci compiono 25 anni, Si poteva festeggiarli con una qualche manifestazione celebrativa e retorica. Si è scelta invece la via che più ci piace e che ci ha accreditato nel mondo della cultura e fu la Giunta di Monselice in lunghi anni di lavoro; quella dello studio e della ricerca nel campo della storia e della cultura veneta e della premiazione di chi nello studio e nella ricerca ha creduto e si è impegnato. Ieri si è svolto il convegno dedicato al culto di San Valentino nel Veneto: un’occasione per approfondire uno dei fenomeni devozionali che più coinvolgono i monselicensi. Gli atti verranno pubblicati nella collana Carrubio, che fa capo al Comune e alla biblioteca di Monselice e che, volume dopo volume, sta accumulando un vero tesoro di conoscenze sulla storia e sulla cultura veneta. Questo è un modo concreto e fattivo per festeggiare il venticinquesimo dell’istituzione dei Premi Brunacci. L’altro modo che abbiamo scelto è stato quello di conferire un premio speciale ad una personalità che abbia contribuito ai massimi livelli a promuovere e diffondere la cultura veneta nel mondo. Abbiamo destinato il premio al maestro Claudio Scimone, figura di prima grandezza nel campo della musica che in mezzo secolo di attività alla guida dei Solisti Veneti ha esportato nel mondo la cultura musicale veneta.

A questo proposito, tengo a sottolineare i tanti fili che in maniera anche incomprensibile legano ambiti culturali diversi, i grandi del passato fra di loro, e quel passato al presente mi piace ricordare qui emblematicamente una lettera che nel 1761 Giuseppe Tartini, l’illustre compositore, la cui opera, assieme a quella di Vivaldi, è stata sistemata e fatta conoscere dal maestro Scimone, scriveva ad un altro illustre musicista (il bolognese padre Martini che gli aveva richiesto un’informazione su documenti dell’Archivio Capitolare di Padova “ nel suddetto archivio- scriveva il Tartini- vi è un disordine notabile, ed è che dal 1517 in qua si ha registro ordinato. Oltre di quel tempo non vi è registro alcuno bensì un mezzo magazzino di ruotoli confusi tra loro e senza ordine alcuno” sul quale notò “ il nostro famoso antiquario che è il signor abate Brunazzi” ha pratica per avervi lavorato per 7 anni.

Tartini-Brunacci, la musica barocca e la grande tradizione settecentesca: un duo e un binomio che certo pochi conoscono e che riguarda qui anche il maestro Scimone.

Ma veniamo ai premi.

Per l’edizione 2008 sono state presentate 33 opere

7 per il Premio Celso Carturan destinato alle scuole dell’obbligo

2 per il Premio del Vicariato di Monselice

2 per il Premio Paolo Sambin assegnato alle tesi di laurea

9 per il Premio Gaetano Cognolato relativo alle pubblicazioni di argomento padovano

13 per il Premio Sigillo Monsilicis riguardante le pubblicazioni di storia e cultura Veneta.

In relazione alla scuola dell’obbligo, oggi travagliata da grossi problemi, soprattutto per ciò che riguarda le elementari, la Giuria ha il piacere di rilevare ancora una volta come l’impegno e l’appassionato lavoro di alunni ed insegnanti continui a dare in Monselice i suoi frutti, va così affermato che rispetto alle ultime edizioni il livello è ulteriormente migliorato- complimenti!

Quanto alle tesi è ormai un fatto che sono quasi sempre le tesi di dottorato ad avvicinare una qualità dei lavori paragonabile ( e spesso superiore) a quella delle tesi di laurea del vecchio ordinamento: come si è dimostrato anche in questa edizione.

Buoni lavori sono stati presentati per il settore del libro padovano e in quello regionale. Oltre alle opere dei vincitori la Giuria ha vivamente apprezzato e ha in piano di riguardare quelle di Gregorio Piaia, Nicolò Cusano, vescovo filosofo e il castello di Andraz, Col di Lana 2007, di Giuseppe Vedovato, Storia della CISL di Venezia 1969-2000, Venezia 2007, e il volume Itinerario per la terra ferma veneta nel 1483 di Marin Sanuto, a cura di Luisa Bellini e Roberto Bruni Padova 2008.

Come sempre in conclusione non posso non ringraziare anche a nome dei colleghi della Giuria, l’Amministrazione comunale di Monselice, il sindaco Conte, l’assessore alla cultura Belluco che hanno sostenuto con convinzione il nostro lavoro nel solco di una tradizione che dura ormai da venticinque anni. Permettetemi infine di rivolgere un affettuoso saluto e augurio a nome di tutti i membri della Giuria e mio personale al prof. Manlio Cortelazzo che per la prima volta in tanti anni, per ragioni di salute non ha potuto partecipare ai lavori della Giuria e oggi non è qui ma ci segue da casa sua.

Premio libro veneto

Enrico Maria DAL POZZOLO, Colori d’amore: parole, gesti e carezze nella pittura veneziana del Cinquecento

Canova 2008

Premio libro padovano

Luisa PIGATTO, La Specola di Padova: da torre medievale a museo

Signum Padova Editrice, 2007

Premio speciale della Giuria

a Claudio SCIMONE

per aver contribuito alla promozione e valorizzazione della cultura veneta nel mondo.