Relazione del Presidente della Giuria
Cari ragazzi, autorità, signore e signori,
dopo gli anni della pandemia, che speriamo di poterci finalmente lasciare alle spalle, la cerimonia di consegna dei Premi Brunacci-Monselice torna a svolgersi nella sua sede storica, la pieve di Santa Giustina, cuore antico della comunità monselicense. E mi viene spontaneo ricordare con immutato rimpianto, ora che la Giuria si è largamente rinnovata, i suoi componenti scomparsi con i quali, in questa sede prestigiosa, abbiamo trascorso momenti indimenticabili assieme a studenti, ricercatori, studiosi di provenienza accademica e no, esponenti della cultura, uniti dalla passione per la storia veneta nel senso più ampio: Sante Bortolami, Gian Antonio Cibotto, Camillo Corrain, Manlio Cortelazzo, Paolo Preto, Lionello Puppi.
In più di trenta anni di attività (siamo alla 36a edizione), abbiamo avuto modo di seguire lo sviluppo della storiografia veneta, di coglierne gli aspetti di eccellenza e di debolezza, di rendere omaggio ai maestri, di valorizzare studiosi diventati a loro volta maestri, di dare il dovuto riconoscimento ai giovani neolaureati, agli insegnanti e ai loro allievi. Nello stesso tempo è stato inevitabile cogliere e rilevare anche gli elementi di criticità, i punti deboli, le oscillazioni del livello qualitativo delle opere complessivamente presentate in concorso. Dopo l’exploit della precedente edizione dei Premi, ricca di lavori di pregio in tutti i settori che tradizionalmente contraddistinguono i Brunacci, quest’anno si è registrato in alcune sezioni, un certo calo nella qualità dei libri pervenuti che peraltro appare in controtendenza con i picchi di eccellenza raggiunti in altri comparti.
Complessivamente le opere partecipanti al concorso sono state 60, così ripartite:
Ricerche scolastiche: 7; Tesi di laurea specialistica o di Dottorato 8; Pubblicazioni sul Padovano 15; Pubblicazioni per l’Ottavo Centenario dell’Università di Padova 10; Pubblicazioni per la sezione “Veneto” 20.
Per la sezione riservata alle ricerche scolastiche, di nuovo felicemente presenti nei Premi Brunacci in numero significativo, preso atto che il ricorso alle più aggiornate tecnologie della comunicazione sono ormai un dato acquisito della didattica, e che la presenza di ricerche in formato digitale o in video prevalgono su quelle più tradizionali su supporto cartaceo, la Giuria rivolge agli insegnanti un vivo apprezzamento per l’impegno profuso nell’insegnamento della storia e la passione che sanno trasmettere agli allievi.
Una lieta conferma si è avuta nella sezione riservata alle tesi magistrali e di dottorato, a proposito delle quali, la Giuria ha sottolineato quest’anno, la bella varietà e l’originalità dei temi trattati, l’eccellenza dei risultati, e l’ottimo livello delle tesi specialistiche, in grado di concorrere alla pari con quelle di dottorato e di essere premiate. La diversa durata e la diversità di obiettivi dei percorsi di studio, riflesse di norma nell’ampiezza delle ricerche e nella inevitabile maggiore maturità dei lavori frutto dei corsi dottorali, suggerisce però di dar vita in futuro a due differenti sezioni, destinandone una alle tesi specialistiche e l’altra alle tesi di dottorato.
Pur non mancando buoni lavori, nella lista delle opere presentate nella sezione relativa alla storia del Padovano, quest’anno nessuno è parso raggiungere un livello di pertinenza, innovatività e qualità della scrittura, tali da potersi distinguere nettamente ai fini della premiazione; pertanto come già capitato in altre edizioni, il premio non è stato attribuito.
Per celebrare l’ottavo centenario della nascita dell’Università di Padova si sono moltiplicate le iniziative editoriali: collane e volumi di alta divulgazione, quasi sempre a più voci, un vero e proprio tipo di pubblicazione che sembra caratterizzare le opere edite in occasione della ricorrenza centenaria. La collana «Patavina libertas», che programmaticamente proietta la storia dell’Ateneo di Padova in un contesto europeo e internazionale, rappresenta bene questa tipologia. Il bel libro di Giulia Simone e Adriano Mansi, curato da Carlo Fumian, al quale è andato il premio speciale in occasione del centenario, offre una esemplare ricostruzione del rapporto cruciale tra università e città e, nello stesso tempo, evidenzia l’apertura costante a scenari che oltrepassano, sul piano della scienza e delle relazioni tra intellettuali e politica, la dimensione locale e nazionale con una continua evoluzione che costituisce quasi una cifra esistenziale dell’Ateneo patavino, sempre all’altezza delle sfide culturali della contemporaneità.
Attenta a individuare tra le opere di anno in anno pubblicate, quella più rispondente alle esigenze di originalità, solidità di impianto scientifico ancorato alle fonti, chiarezza espositiva e forza argomentativa, indipendentemente dall’appartenenza o meno degli autori al mondo accademico, la Giuria ha conferito il Premio Sigillum Monsilicis, 2022, destinato a uno studioso della storia e cultura veneta, a Luca Trevisan, autore di una monografia sull’altopiano dei Sette Comuni come area di confine, una ricerca di storia locale che ha il respiro – è proprio il caso di dirlo – della grande storia nella misura in cui illumina lo sviluppo nel tempo della dialettica tra comune di Vicenza e comunità dell’Altopiano per l’acquisizione e la delimitazione degli spazi boschivi e prativi altopianesi con un occhio al tema generale della frontiera e dei confini tra Stati.
Seguendo una tradizione nata con l’intento di rendere omaggio a personalità che abbiano onorato la cultura veneta nell’ambito delle discipline storiche e umanistiche, per l’eccellenza scientifica della sua produzione storiografica e il suo pluridecennale impegno di promozione della ricerca storica la Giuria ha assegnato infine una menzione speciale a Gian Maria Varanini.
Termino ringraziando la signora Giorgia Bedin, sindaco di Monselice, l’Assessore alla cultura Andrea Parolo e l’Amministrazione comunale monselicense, che hanno sostenuto e rilanciato il Premio Brunacci. Non a caso, forse, la manifestazione ha ricevuto un’inedita attenzione, testimoniata dall’ampio comunicato emesso in proposito dall’Ufficio Comunicazioni dell’Università di Padova con riferimento al premio speciale attribuito al libro curato da Fumian in occasione dell’ottavo centenario della nascita dello Studio. Mi piace anche ricordare che, grazie al sostegno dell’Amministrazione è stato stampato il volume di grande rilievo in campo musicologico di Chiara Comparin sul musicista e compositore monselicense Antonio Gualtieri, rielaborazione della tesi di dottorato dell’autrice premiata alcuni anni fa ai Brunacci. A conclusione desidero esprimere, a nome di tutta la Giuria, un cordiale ringraziamento alla dott.ssa Pamela Ormolini, direttrice della Biblioteca comunale che, con grande dedizione e competenza, ha tenuto le fila dell’organizzazione di questa edizione del Premio.
Premio “SIGILLUM MONSILICIS” destinato a uno studioso della storia e della cultura veneta
Luca TREVISAN, Il respiro del bosco. Le montagne della città di Vicenza sull’Altopiano dei Sette Comuni.
Prefazione di Gian Maria Varanini. Con la collaborazione di Tarcisio Bellò e Egidio Fontana.
Cierre 2020.
Premio speciale in occasione dell’ottocentenario dell’Università di Padova
Giulia SIMONE, Adriano MANSI, A cura di Carlo FUMIAN, presentazione di Rosario RIZZUTO e Annalisa OBOE, Alla prova della contemporaneità. Intellettuali e politica dall’Ottocento a oggi.
Padova UP; DE 2021.
Premio tesi di laurea Magistrale o di Dottorato – Vincitori ex aequo
Irene GRANZOTTO, “Ad decus et ornamentum civitatis”. Interventi edilizi a Padova nel primo secolo di dominazione veneziana, tra sfera pubblica e iniziativa privata.
Tesi di Dottorato in Storia Moderna. Relatore: Chiar.mo Prof. Alfredo Viggiano. Anno Accademico 2020/2021.
Maria ZECCHIN, I rapporti diplomatici tra la Francia rivoluzionaria e la Repubblica di Venezia (1789-1797).
Laurea Magistrale in Scienze Storiche.
Relatore: Ch.mo Prof. Walter Panciera. Anno Accademico 2019/2020.
Segnalati per le tesi di laurea specialistica o di dottorato
Niccolò Caramel
I campi dei Tesini. Credito e commercio di stampe nel ‘700. Università degli studi di Padova. Tesi di Dottorato in studi storici, geografici, antropologici. Coordinatrice del Corso: Ch.ma Prof.ssa Giulia Albanese; Supervisore: Ch.mo Prof. Mario Infelise.
Roberta Locci
La gestione della peste del 1631 nel ghetto di Padova attraverso la cronaca di Avraham Catalano. Università degli studi di Padova. Laurea Magistrale in Scienze Storiche. Relatore: Ch.mo Prof. Walter Panciera. Anno Accademico 2020/2021.
Menzione speciale della Giuria
A Gian Maria Varanini
Storico di fama nazionale e internazionale, per la promozione della cultura storiografica e delle sue pubblicazioni, di grande rilievo e di sostanza, nell’ambito dei premi Brunacci.
Ricerche scolastiche padovane
DUE CARRARE – Amleto Sartori e “Le avventure di Pinocchio”: l’arte al servizio della lotta partigiana. Ricerca eseguita dagli studenti delle classi III A e B della scuola secondaria di I grado “A. Sartori” di Due Carrare. Insegnante coordinatore: Federico Farinella.
MONSELICE – Monselice: “Ieri, oggi, domani”. Ricerca eseguita dagli alunni della classe IV della scuola primaria “Bruno Bussolin” di San Bortolo (Monselice). Insegnante coordinatore: Yuri Salvò.
MONSELICE – Padova – Arquà Petrarca – Villa Giustiniani. Ricerche eseguite dagli studenti della classe III della scuola secondaria di I grado “V. Poloni”. Insegnante coordinatore: Ignacio Vazzoler.
MONTAGNANA – Il monastero e la chiesa di San Salvaro (Urbana). Ricerca eseguita dagli alunni delle classi IV A e IV B della scuola primaria “G. Mazzini” di Montagnana. Insegnante coordinatrice: Chiara Brancati.
MONTAGNANA – Cavalieri paladine del nostro giardino. Ricerca eseguita da tutti gli alunni della scuola primaria “M. D’Azeglio” – Borgo San Zeno di Montagnana. Insegnante coordinatrice: Daniela Reuspi.
La Giuria
La Giuria della 36^ edizione del premio Brunacci è costituita da: Antonio Rigon (Presidente), Marina Bertoncin, Dario Canzian, Chiara Ceschi, Paolo Coltro, Antonio Daniele, Antonio Lovato, Walter Panciera, Andrea Parolo, Fabrizio Magani, Enrico Zerbinati e Pamela Ormolini (Segretario)