Celso Carturan (1875-1950)

Nato a Monselice ne 1875 da una modesta famiglia di artigiani, il giovane Carturan si guadagnò ben presto da vivere come garzone in una bottega d’oreficeria, rivelando nel contempo doti eccellenti e attitudine allo studio. Aiutato con emolumenti comunali e applicandosi sovente la notte per lasciare libero il giorno alle manuali incombenze, nel 1901 ottenne la laurea in giurisprudenza.

Dal 1903 al 1926 esercitò l’attività forense, ricoprendo nel contempo l’ufficio di segretario generale degli Istituti Pii di Monselice, ai quali nel 1911 dedicava un poderoso storico-critico, ed espletando incarichi di fiducia quale commissario regio e prefettizio presso vari comuni ed enti di beneficenza. Come segretario si impegnò per ben 45 anni, a partire dal 1900, in una assidua lungimirante opera onde garantire sicurezza economica e sviluppo agli enti da cui dipendeva, con la salvaguardia degli elementari diritti assistenziali per i molti infermi, vecchi e bisognosi.

Tra le sue opere maggiori ricordiamo la costruzione del nuovo ospedale. Morì, ormai cieco, nel 1950 ma il suo ricordo è ancora vivo in mezzo a noi. Ha sacrificato grande spazio della sua vita operosa alla riscoperta storica della città natale scrivendo una poderosa e documentata analisi delle vicende monselicensi racchiusa in oltre tremila cartelle dattiloscritte.

Naturalmente è sempre consultabile l’intera sua opera dattiloscritta composta da 3339 cartelle in biblioteca

Non ci resta che ringraziare il Carturan per la raccolta di tanto materiale storico della nostra città.